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Cenni Storici

La nostra storia

 

Il nome dell'Ospedale deriva da quello dell'omonima chiesetta fatta erigere nel 1281 da Falcone, notaio di Avesa, in onore di Santa Giuliana (di Nicomedia, martire nel 305 d.C. e considerata patrona di partorienti ed ammalati).

Dopo varie vicissitudini e passaggi di proprietà, la chiesetta venne distrutta nel 1872.
La pala che ornava l'altare e che rappresentava Santa Giuliana tra San Biagio e San Vincenzo Ferreri, dipinta da Giovanni Zannoni nel 1718, fu trasportata nella vicina chiesa di San Mattia.


Nell'aprile del 1904 il fabbricato ed il relativo terreno entrò in possesso di Giovanni Gagliardi.
Egli, volendo assegnare la parte di eredità alla figlia Olga che, nel 1898, era entrata a far parte delle Sorelle della Misericordia con il nome di suor Celidonia, pensò all'acquisto di uno stabile che risultasse utile alla famiglia religiosa alla quale Suor Celidonia apparteneva.

La parte della chiesa antica, cioè il presbiterio, che era la ridotto ad una stalla fu oggetto di particolare cura.
La rimise a nuovo: eresse il campaniletto e fece riprodurre la pala rappresentante Santa Giuliana tra San Biagio e San Pietro da Verona.


 

1915 - Il fabbricato ed il relativo terreno furono donati all'Istituto Sorelle della Misericordia ma, essendo scoppiata la prima guerra mondiale, non fu possibile all'Istituto usufruire in pieno della nuova casa che fu destinata a beneficio delle suore bisognose di aria pura e riposo nelle pause del lavoro fra le corsie degli Ospedali.

 

1918 - Nell'autunno sopraggiunse il morbo "spagnola" e nella villa "Santa Giuliana" vennero accolte le sorelle convalescenti dall'epidemia.

 

1920 - Venne costituita una comunità stabile per accogliere ed assistere le consorelle bisognose di riposo.

 

1950 e 1951 - Su impulso di Madre Devota Maculan, Superiora Generale dell'Istituto Sorelle della Misericordia, venne costruito ed inaugurato un nuovo fabbricato che prese il nome di "Casa di cura e di riposo Villa Santa Giuliana" per suore ammalate e per persone affette da disturbi neurologici e nervosi.
Lo scopo di tale istituzione era quello di offrire a questi ammalati un ambiente umano e sereno con cure adeguate alle loro esigenze.

 

1971 - Seguendo la Riforma Sanitaria, la casa di cura privata "Villa Santa Giuliana" venne classificata come "Ospedale specializzato provinciale perla cura di malattie nervose e mentali" con 120 posti letto.

Negli anni successivi, discostandosi dal paradigma psichiatrico-farmacologico, l'Ospedale assunse un indirizzo di tipo psicologico-psicodinamico potenziando l'aspetto culturale e formativo.

 

1975 - Venne posta la prima pietra per il nuovo ospedale, inaugurato poi nel 1978.
Nello stesso anno la legge 180 abolì gli ospedali psichiatrici spostando la cura delle malattie mentali nel "territorio" e riservando al ricovero della fase acuta dei piccoli reparti presso gli ospedali civili. 
L'Ospedale allora diventò una struttura dedicata alla cura e riabilitazione di pazienti affetti da disturbi psichici in fase post-acuta.

 

 

Da allora "Villa Santa Giuliana" si è caratterizzata per essere un "Ospedale per la riabilitazione psicosociale" ed è inserito nella rete ospedaliera della Regione Veneto.
Accreditata nel Servizio Sanitario Nazionale per 119 posti letto, accoglie pazienti provenienti da ogni regione italiana.

Ogni anno l'Istituto Sorelle della Misericordia pubblica la propria attività nel sito a favore di una maggiore trasparenza con gli utenti.

 

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