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Verona regala un pulmino ai ragazzi di Santa Giuliana

Due anni fa l'ospedale, tramite la Fondazione della Comunità Veronese, aveva lanciato la raccolta fondi per il progetto «Tutti fuori!». Hanno risposto semplici cittadini, ma anche sponsor come Agsm-Aim, Atv e Auto Bertucco, che hanno consentito di ultimare l'acquisto. Oggi il mezzo è stato inaugurato. 

Servirà a condurre in città i giovani, ricoverati all'Ospedale Santa Giuliana, alle attività fuori struttura, in maneggio, in piscina, a una mostra o ad appuntamenti riabilitativi. È il nuovo pulmino a nove posti acquistato grazie a una raccolta fondi cui ha risposto l'intera città, tra veronesi e sponsor come Agsm-Aim, l'azienda di trasporto pubblico Atv e Auto Bertucco.

Due anni fa l'ospedale, struttura di cura e di riabilitazione di persone con disturbi psichici, aveva lanciato un appello trovando il supporto della Fondazione della Comunità Veronese che ha avviato una campagna di raccolta fondi rivolgendosi al cuore di cittadini, privati, imprenditori e aziende con il progetto «Tutti fuori! Un pulmino per gli adolescenti ricoverati dell’Ospedale Santa Giuliana». L'acquisto è stato ultimato e stamattina, 7 marzo, è stato presentato ai benefattori e, dopo la benedizione di padre Stefano, è stato inaugurato.

«Con il nostro pulmino contiamo di introdurci dentro le mura e dentro le menti e i cuori dei veronesi e combattere lo stigma sociale del paziente psichiatrico – ha spiegato Tiziano Zenere, direttore generale di Santa Giuliana –. Privati cittadini, aziende ed enti hanno dato il loro contributo per un’opera di solidarietà sociale per questi straordinari giovani del futuro. A tutti loro va il nostro grazie».

«Il programma degli interventi terapeutici e riabilitativi si compone di proposte specialistiche come l’arteterapia e la scrittura creativa, e iniziative socioeducative – è entrato nel merito lo psicologo Amedeo Bezzetto, responsabile dell'Area riabilitativa Adolescenti –. L’approccio di gruppo viene generalmente condotto in ospedale, ma sempre più spesso operiamo con efficacia in ambienti esterni non sanitari come il maneggio, i musei della città, le associazioni in provincia e in Lessinia. Per raggiungere queste mete serve il pulmino per viaggiare insieme e integrare l’esperienza riabilitativa in esterno con il progetto clinico in ospedale».

 

(continua a leggere l'articolo completo a questo link). 

pubblicata il 07/03/2024

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