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Verona ha acquistato un pulmino per i ragazzi di Santa Giuliana

Hanno risposto semplici cittadini, ma anche sponsor come Agsm-Aim, Atv e Auto Bertucco, che hanno consentito di ultimare l'acquisto.

 

Oggi il mezzo è stato inaugurato

 

Servirà a condurre in città i giovani, ricoverati all'Ospedale Santa Giuliana, alle attività fuori struttura, in maneggio, in piscina, a una mostra o ad appuntamenti riabilitativi. È il nuovo pulmino a nove posti acquistato grazie a una raccolta fondi cui ha risposto l'intera città, tra veronesi e sponsor come Agsm-Aim, l'azienda di trasporto pubblico Atv e Auto Bertucco.

 

Due anni fa l'ospedale, struttura di cura e di riabilitazione di persone con disturbi psichici, aveva lanciato un appello trovando il supporto della Fondazione della Comunità Veronese che ha avviato una campagna di raccolta fondi rivolgendosi al cuore di cittadini, privati, imprenditori e aziende con il progetto «Tutti fuori! Un pulmino per gli adolescenti ricoverati dell’Ospedale Santa Giuliana». L'acquisto è stato ultimato e stamattina è stato presentato ai benefattori e, dopo la benedizione di padre Stefano, è stato inaugurato.

 

«Con il nostro pulmino contiamo di introdurci dentro le mura e dentro le menti e i cuori dei veronesi e combattere lo stigma sociale del paziente psichiatrico – ha spiegato Tiziano Zenere, direttore generale di Santa Giuliana –. Privati cittadini, aziende ed enti hanno dato il loro contributo per un’opera di solidarietà sociale per questi straordinari giovani del futuro. A tutti loro va il nostro grazie».

 

«Il programma degli interventi terapeutici e riabilitativi si compone di proposte specialistiche come l’arteterapia e la scrittura creativa, e iniziative socioeducative – è entrato nel merito lo psicologo Amedeo Bezzetto, responsabile dell'Area riabilitativa Adolescenti –. L’approccio di gruppo viene generalmente condotto in ospedale, ma sempre più spesso operiamo con efficacia in ambienti esterni non sanitari come il maneggio, i musei della città, le associazioni in provincia e in Lessinia. Per raggiungere queste mete serve il pulmino per viaggiare insieme e integrare l’esperienza riabilitativa in esterno con il progetto clinico in ospedale». 


 

«Verso la fine del 2021 – ha raccontato Giovanni Mantovani, presidente della Fondazione della Comunità Veronese – abbiamo accolto il progetto dell’ospedale Santa Giuliana e dal 2022 abbiamo dato inizio alla raccolta fondi. In poco più di un anno, grazie alla generosità di numerosi donatori, abbiamo raccolto quasi 14mila euro, che hanno permesso a Santa Giuliana di raggiungere l’obiettivo. Dal 2010, anno in cui è nata, la Fondazione della Comunità Veronese è impegnata a promuovere la cultura del dono, per supportare progetti di solidarietà per Verona e il suo territorio. In questi anni abbiamo assistito a tante testimonianze di generosità da parte di persone disposte a donare a chi è in difficoltà, o per una causa in cui credono. Chi vuole donare desidera che il frutto della sua generosità vada a totale beneficio di chi ha bisogno. Ed è su questo che noi lavoriamo. La fiducia di chi dona alla Fondazione nasce proprio dal nostro modo di operare: un rapporto diretto e sempre verificabile tra chi dona e chi riceve. Nella cultura del dono, do del “mio” affinché chi riceve possa esprimere del “suo”: il suo talento, la sua personalità, la sua vita. L’aver contribuito all’acquisto del pulmino per questi ragazzi, va proprio in questo senso».

«Abbiamo subito accolto con piacere la richiesta dell'Ospedale Santa Giuliana - ha aggiunto Massimo Bettarello, presidente di Atv -. Interventi come quello che ci è stato proposto rientrano nel Dna della nostra Azienda. Atv è una realtà del territorio sul quale è fortemente radicata e integrata. Forniamo un servizio essenziale, quale garantire la mobilità di tutte le persone, muovendo oltre 150mila passeggeri al giorno, ma la nostra sensibilità va nel senso di favorire e sostenere in modo particolare le situazioni di fragilità. A questo va aggiunto che il mezzo acquistato sarà messo a servizio di una fascia di età, quella adolescenziale, che coincide con un una forte percentuale della nostra utenza, e per questo l'iniziativa ci sta particolarmente a cuore». 

«Il nostro gruppo – aggiunge a margine Agsm-Aim, società dei Comuni di Verona e Vicenza, presieduta da Federico Testa – in linea con i valori e il ruolo che un’azienda come la nostra è chiamata a svolgere per il proprio territorio, è lieta di aver contribuito alla realizzazione di questa iniziativa. Avere uno sguardo attento su ciò che ci circonda e sostenere, con azioni concrete e tangibili, le realtà che operano sul territorio sono tra le caratteristiche che ci contraddistinguono».

 

«Il Gruppo Bertucco – interviene Leonardo Bertucco – festeggia nel 2024 i suoi 70 anni di attività. E siamo orgogliosi quando serviamo un ente, un'istituzione, un'azienda della città o un cittadino veronese perché ci viene confermata la fiducia conquistata nel tempo».

 

L’Area Adolescenti dell’ospedale Santa Giuliana si occupa di ragazzi con fragilità psicologiche e disturbo psichiatrico. È anche Centro di riferimento regionale per la cura e la riabilitazione di adolescenti e ragazzi tra i 13 e i 21 anni. Un unicum in Italia. Il reparto ospedaliero riservato ai giovani può accogliere fino a 38 ospiti per un tempo massimo di degenza di 90 giorni. Tra i fiori all'occhiello, la Scuola digitale in ospedale condotta con la Fondazione San Zeno, che consente ai pazienti di collegarsi con la loro classe e gli insegnanti senza perdere giorni di scuola.

 

In foto, il direttore generale Tiziano Zenere riceve le chiavi da Giovanni Mantovani e Massimo Bettarello, nella foto anche gli psicologi Amedeo Bezzetto referente dell'area di riabilitazione Adolescenti, e Michele Orlando, referente per l'area Adulti. 

 


 

A seguito il servizio di #Telearena

redatta il 07/03/2024

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